Una scuola del 1935. Un edificio storico che doveva essere preservato. Così, alcuni ingegneri di Shangai hanno provato a spostarla con delle gambe robot. 
Non è come da noi. Qui, i vecchi edifici vengono demoliti oppure preservati perché tutelati dal Ministero dei Beni Culturali. Al massimo, li si trasforma in musei o luoghi idonei a mostre. Mai potremmo pensare di veder spostare un edificio nel nostro paese! Ma, si sa, la Cina è il luogo del “tutto è possibile”.
Insomma, una scuola che cammina ha dell’incredibile. Eppure, a Shangai, per far spazio ad un complesso commerciale di uffici, i cinesi sono ricorsi a delle gambe robot in modo da sollevarla e portarla altrove.
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Circa 200 gambe robot per 7.600 tonnellate
L’edificio doveva spostarsi di soli 62 metri. Ci sono volute 198 robot per questa impresa. In 18 giorni, la scuola ha raggiunto il punto ad essa destinato ed ha anche ruotato leggermente.
Questi supporti mobili, realizzati dall’azienda Shanghai Evolution Shift, sono il frutto di una tecnologia sviluppata nel 2018 chiamata “walking machine” (macchina che cammina).
Come si può immaginare, è stato necessario scavare lungo il perimetro della scuola e troncare i pilastri dell’edificio. Dopodiché, gli elementi per il sostegno sono stati infilati sotto le basi della struttura. Le gambe robot erano divise in due gruppi e si alzavano e si abbassavano in modo alternato, con dei sensori che controllavano lo spostamento.
La tutela del patrimonio storico in Cina ha sempre avuto molta importanza. La strategia dello spostamento di edifici era già stata sfruttata mediante l’uso di binari. Nel caso specifico di questa scuola, 7.600 tonnellate sarebbero state insostenibili per il sistema di binari. La soluzione dei robot è stata, invece, la scelta più sicura ed efficiente.
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