Asta per la prima calcolatrice a batteria della storia, prodott da Texas Instruments: vale fino a 50mila dollari.
L’antiquariato tecnologico va sempre più di moda e gli appassionati girano per i mercati dell’usato, sparsi un po’ ovunque, per trovare l’occasione cercata. Tra cantine dismesse o oggetti trovati nelle case dei nonni è possibile rinvenire delle vere chicche primordiali che sul mercato raggiungono quotazioni davvero notevoli.
L’esempio arriva dagli Stati Uniti, dove il prossimo 5 novembre sarà messo all’asta un veccchio calcolatore che però ha un significato particolare: prodotto tra il 1965 e il 1967 è il primo veramente portatile e dotato di batteria. L’asta è quella tradizionale, organizzata annualmente da Bonhams che si chiama “History of Science & Technology e che richiama sempre migliaia di appassionati da tutto il mondo.
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Asta per un Texas Instruments a batteria del 1965
A colpire è soprattutto il valore stimato dalla casa d’aste specializzata in tecnologia vintage, visto che secondo i calcoli questa calcolatrice potrebbe essere venduta tra i 30 e i 50mia dollari.
La storia di questa primo gioiello di calcolo prende origine dal progetto dell’ingegnere Jerry Merryman, morto nel 2019, che ricevette l’incarico da Texas Intruments. La protitpazione e la successiva messa in produzione impiegò 2 anni, ma era davvero strepitosa per l’epoca.
In un ingombro tutto sommato ridotto, di 155x105x43 mm, era presente un piccolo schermo per visualizzare i numeri e una tastiera con 18 pulsanti. In una prima fase lo strumento fu venduto all’esercito, ma dopo il 1967 le nuove versioni, grazie all’abbattimento dei costi e alla concorrenza portata dai giapponesi della Canon, crollò di prezzo divenendo alla portata di tutti.
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